11.6 C
Comune di Caselle Torinese
martedì, Aprile 15, 2025

    La seconda ondata ha fatto strage

    Diario Covid a Caselle

    Le statistiche sui decessi per Covid non sono rese pubbliche a livello di singolo comune. Fa però veramente impressione il dato che andiamo a leggere su Cose Nostre di gennaio, nella pagina che riporta i dati dell’anagrafe casellese di dicembre: 35 i decessi, con i nomi e cognomi. Una vera e propria “strage”, rispetto alla media ante-Covid, che era di 10-12 morti al mese. Una stima indicativa delle morti da imputare (direttamente o indirettamente) al Covid, è quindi facile da fare. A dicembre un triplicamento dei decessi. Alla faccia dei negazionisti! Già il mese prima, novembre 2020, era stato pessimo, con 24 casi: il doppio del normale. La seconda ondata di Covid si sta dimostrando quindi molto più letale della prima, quando a Caselle avevamo avuto la punta di decessi ad aprile, con 19 eventi complessivi.

    - Advertisement -

    Per quanto riguarda il dato degli “attualmente positivi”, il valore con cui si inizia il 2021 è di 58 casi; la Protezione Civile di Caselle aggiorna quotidianamente il dato sulla sua pagina Facebook, ma quello non sembra aver più voglia di scendere: per tutto il mese di gennaio oscilliamo a Caselle fra 50 e 60. L’origine di questi contagi è spesso nell’ambito domestico, con più nomi nella stessa famiglia, come ci confermano in Protezione Civile, dove hanno la lista dei nominativi con cui tengono i contatti per far fronte a eventuali necessità di aiuto.

    - Advertisement -

    Sembra invece essersi risolto a Caselle il focolaio RSA: Il giorno dopo l’Epifania arriva infatti la buona notizia dal Nuovo Baulino che tutti gli ospiti si sono negativizzati. A inizio dicembre nella struttura si era arrivati a una novantina di casi negativi, con molti ricoveri e decessi. Alla Vigilia di Natale i positivi erano 18.  “Ora siamo rientrati nella normalità, e possiamo prevedere anche qualche nuovo ingresso” dichiara ai media il titolare della RSA ing. Fiore Mazza.

    “Noi ci siamo vaccinati, ora tocca a voi”. Con questo slogan il 15 gennaio il dottor Stefano Dinatale – medico di famiglia casellese – e una ventina di diversi suoi colleghi del territorio (fra cui a Caselle Anna Maria Campisi e Chiara Sanfilippo Ceraso, a Borgaro Stefania Pilati, Andrea Mascherpa e Damiano Degiorgio, a San Maurizio Francesca Schellino e Daniela Crusiglia , a Leinì Giulia Battistoni e Elisa Lomater) hanno avviato una campagna informativa sui social per rassicurare tutti i loro pazienti, indecisi sul fare o meno il vaccino contro il Covid-19, sulla bontà della scelta e sull’utilità del farmaco. Qualche giorno dopo, il 19 gennaio, giunge notizia della sottoscrizione, prima in Italia, di un accordo fra la Regione Piemonte e le rappresentanze sindacali dei medici di famiglia. Operativamente, i medici entreranno in azione non appena sarà disponibile il vaccino Astrazeneca, o altro con analoghe caratteristiche, che consenta modalità di conservazione in normali frigoriferi, compatibili con la somministrazione anche a domicilio, oltre che in ambulatorio. Come target degli assistiti da coinvolgere, in una prima fase si pensava alle persone in età avanzata, in primo luogo ultraottantenni, e alle persone non deambulanti già seguite presso il proprio domicilio. Ma poi arriva notizia della raccomandazione AIFA a utilizzare il vaccino Astrazeneca nella fascia di età 18-55 anni. Il piano delle vaccinazioni ripiomba nell’incertezza.

    Per contrastare le conseguenze economiche della pandemia, l’amministrazione comunale il 14 gennaio delibera l’esenzione dal pagamento del canone di occupazione suolo pubblico per bar, ristoranti e mercatali per tutto il primo trimestre del 2021.

    Continua, anche nel mese di gennaio, l’impatto della pandemia sugli eventi pubblici e di socialità: la festa di Sant’Antonio Abate, molto cara alla comunità agricola casellese, si svolge senza sfilata dei trattori, benedizione dei mezzi e degli animali e il successivo momento conviviale; si salva solo la benedizione dei labari nella messa delle 10,30 in Santa Maria, con Giovanni Verderone che legge la Preghiera dell’Agricoltore. Cerimonia contenuta e senza presenza di pubblico per la commemorazione annuale dell’uccisione dei cinque partigiani al Prato della Fiera: l’appuntamento si svolge sabato 6 febbraio davanti alla lapide di piazza Mensa con sindaco Baracco e la presidente della sezione casellese Giusy Chieregatti per l’ANPI.       (continua)

    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento!
    Per favore inserisci il tuo nome qui
    Captcha verification failed!
    Punteggio utente captcha non riuscito. Ci contatti per favore!

    Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

    Paolo Ribaldone
    Paolo Ribaldone
    Dopo una vita dedicata ad Ampere e Kilovolt, ora dà una mano a Cose Nostre

    - Advertisment -

    Iscriviti alla Newsletter

    Ricevi ogni giorno, sulla tua casella di posta, le ultime notizie pubblicate

    METEO

    Comune di Caselle Torinese
    nubi sparse
    14 ° C
    14.9 °
    12.3 °
    82 %
    1.5kmh
    75 %
    Mar
    17 °
    Mer
    13 °
    Gio
    12 °
    Ven
    15 °
    Sab
    12 °

    ULTIMI ARTICOLI

    Parliamo di… Assicurazioni

    0
    Carissimi lettori, torno sul tema delle assicurazioni condominiali, ed in particolare delle coperture delle polizze globale fabbricato. Salvo eventuali opzioni aggiuntive acquistate, la polizza condominiale copre...