Il nostro girovagare per monti e valli ci porta in Valchiusella, o meglio nella parte alta della valle dove, a differenza del paesaggio della bassa valle aperto su prati e su dolci colline, prosperano boschi di castagni e rovereti e disseminato di frazioni dalle tipiche case imbiancate a calce: Gaune, Meugliano, Drusacco. A Traversella la valle si restringe, la strada prosegue incuneandosi tra le pendici dei monti che delimitano la Valle dāAosta, le Valli Orco e Soana trasformandosi in scenari imponenti e aspri di alta montagna. Al vertice dellāimmaginario cuneo troviamo il Monte Marzo (2756 m) alle cui falde inizia il corso del torrente Chiusella che percorsa gran parte della valle si immette nella Dora Baltea nel tratto tra Ivrea e Strambino. Vertice e intersezione dei lati orografici sinistro e destro dove sul primo spicca la Cima Prel (2607 m), il Monte Debat (2622 m) e la Cima Bonze (2516 m), sul lato destro il primato in altezza spetta al MonfandƬ (2820 m) ed al Monte Giavino (2766 m). Il luogo di accesso all’escursione ĆØ la frazione di Fondo di Traversella che dalla nostra cittĆ si raggiunge percorrendo in auto il percorso Feletto ā AgliĆØ ā Meugliano – Traversella. Giunti a Fondo (1074m s.l.m.) dove termina la strada, situato a circa 56Km dalla nostra cittĆ e a circa 5Km oltre Traversella parcheggiamo lāauto. Ci troviamo in sponda destra del torrente, su questo lato sono lāex parrocchiale, il cimitero, il municipio.
Un bellissimo ponte in pietra ad una sola arcata datato 1727 consente ai soli pedoni di raggiungere la sponda sinistra dove si ĆØ sviluppato il grosso della frazione e dove troviamo lāunico bar ristorante, meta certa per la merenda al rientro. Passato il ponte svoltiamo a sinistra sulla mulattiera selciata e racchiusa tra muretti in pietra. Ci troviamo sul percorso GTA che risalendo la corrente del torrente si dirige alla frazione di Talorno (1222 m).
Si raggiunge in quaranta minuti circa (40ā), lasciato il GTA e attraversato il ponte in ferro alla nostra sinistra in direzione del Colle Furice saliamo alla chiesetta dedicata alla Madonna della Neve. Superata la chiesetta attraversiamo i prati a monte e su mulattiera proseguiamo per alcuni minuti fino allāimbocco del sentiero nĀ° 12 che alla nostra sinistra, avaro di tratti pianeggianti, sale alla gorgia del rio delle Balme, detta āBora ed Talornā (1920 m) (98ā/138ā). Tenendoci a destra raggiungiamo il pianoro del lago Creus (1962 m) (12ā/150ā). Il dislivello di ottanta metri circa che precedono il lago si innalzano nellāambiente selvaggio di un piccolo valloncello che fiancheggia la profonda gorgia. Le evidenti manifestazioni di fossilizzazione presenti sul pianoro e le alte lisce pareti rocciose che lo circondano sono lāinteressante testimonianza dellāantica glaciazione di Wurm terminata circa dodicimila anni fa. Pochi passi per raggiungere la vicina ābalmaā, un cumulo di enormi massi che la fatica e lāingegno umano hanno saputo trasformare con lāaggiunta di muretti a secco in ricovero stagionale per il bestiame e per il pastore. Alle sue spalle il sentiero prosegue innalzandosi su di un ripido pendio erboso ai 2162 m dellāAlpe BurĆØ (30ā/180ā) poi tra sassi ed erba guadagna lāampia sella della Bocchetta dei BurĆØ (2300 m) (20ā/200ā). Si prosegue a sinistra ed in breve giungiamo alle smeraldine acque del lago Liamau (2336 m) (8ā/208ā) dove si specchiano il Monte MonfandƬ e la Punta Liamau creando un curioso effetto ottico.
Seguendo il sentiero lasciamo il lago alla destra, proseguiamo oltre fino a 2425 m s.l.m., la quota massima della nostra escursione che alternando gradini rocciosi, ripiani erbosi e distese rocciose levigate dal movimento dellāantico ghiacciaio scende al rio delle Balme. A quota 2340 m circa si trovano tre baite e lāindicazione per il ritorno a Fondo. Ad unāora abbondante dal lago Liamau superiamo incastonato nelle rocce il piccolo lago Sucal (2122 m) (31ā/282ā). Ci abbassiamo di circa centosessanta metri di quota raggiungendo il piano torbieroso del lago Creus (22ā/304ā) e ripercorrendo il tratto del mattino scendiamo a Talorno. Per ritornare a Fondo ci immettiamo sulla carrozzabile che da pochi anni permette il collegamento con mezzi motorizzati tra le due frazioni. Il tratto ĆØ piĆ¹ lungo e alquanto monotono ma offre lāopportunitĆ di ottima vista dallāalto sulla sponda orografica sinistra del Chiusella e lāattraversamento del nuovo ponte carrozzabile da dove ĆØ possibile ammirare alla destra il torrente Ribordone che tuffandosi sotto lāarco di un ardito ponte in pietra si esibisce in una fantastica cascata. Fondo ĆØ a poche centinaia di passi (108ā/412ā).
Cartografia: IGC 1:50 000 Ivrea ā Biella e Bassa Valle dāAosta