«Con soddisfazione comunichiamo che giovedì 10 febbraio 2022 le nostre amministrazioni hanno concluso l’accordo definitivo rispetto alle residue pendenze fra il Comune di Mappano e la Città di Caselle Torinese legate all’istituzione del nuovo comune. Ѐ un risultato frutto del grande lavoro delle nostre amministrazioni e dei nostri uffici in un clima di rinnovata collaborazione istituzionale. Siamo persuasi che il cammino intrapreso sarà di beneficio alle nostre comunità, che potranno affrontare più forti e coese le sfide impegnative che ci aspettano». Questo il testo del comunicato congiunto sottoscritto il 10 febbraio dai sindaci Luca Baracco, per Caselle, e Francesco Grassi, per Mappano, grazie al tavolo di confronto promosso dalla Prefettura e dalla Città Metropolitana di Torino. Per quanto riguarda la parte economica dell’accordo, la chiusura dei conteggi ha individuato un saldo da versare da Caselle a Mappano di circa 278.000 euro.
Una settimana dopo la chiusura dell’intesa con Caselle, venerdì 18 febbraio è stata la volta di Leinì. Qui il risultato dei conteggi ha visto un piccolo saldo a sfavore di Mappano, che dovrà versare a Leinì circa 32.000 euro. Qui a pesare sul piatto della bilancia è stato il rimborso dei lavori per l’intubamento del canale di San Giorgio, effettuati da Leinì anche per la tratta della Reisina insistente su territorio ora mappanese.
Con la stipula degli accordi con Caselle e Leinì, si dovrebbe chiudere definitamente la partita dei contenziosi fra Mappano e comuni cedenti, dato che con Settimo e Borgaro le intese erano già state raggiunte l’anno scorso. L’udienza davanti al TAR fissata per il prossimo 22 marzo perderebbe quindi di significato.
È rimasta però a Mappano una coda di polemiche, sollevate in particolare dal consigliere di opposizione Valter Campioni, che contesta la convenienza degli accordi conclusi dall’Amministrazione Grassi. Accordi che complessivamente prevedono per Mappano un incasso di 345.000 euro, da cui vanno detratti 60.000 euro di spese legali sostenute nel 2019 e 2020. Nei propri ricorsi al TAR Mappano prevedeva un incasso di 5,5 milioni di euro, a fronte dei quali l’incasso che si avrà con le intese sottoscritte è poco più del 5% . Secondo Campioni, un risultato fallimentare. Gli controbatte il sindaco Grassi: “Il consigliere Campioni fa confusione. La stima di 5,5 milioni aveva un fondamento nella delibera della Città Metropolitana basata sull’anno 2015. Al tavolo della Prefettura si è poi deciso di far partire le valutazioni dal 2017”.