Mancano due mesi all’appuntamento elettorale che porterà la città di Caselle ad avere un nuovo sindaco e una nuova amministrazione comunale.
Dove prenderà servizio il nuovo Primo Cittadino che uscirà dal responso delle urne, è una domanda dalla risposta scontata. Il successore di Luca Baracco occuperà l’ufficio al primo piano dell’attuale sede comunale di piazza Europa, e utilizzerà per le cerimonie l’ufficio di rappresentanza a Palazzo Mosca, di fianco alla sala del Consiglio Comunale.

La sede municipale di piazza Europa, come pure gli uffici ora in via Cravero e parte di quelli a Palazzo Mosca, dovrebbero poi spostarsi nell’edificio dell’ex Baulino affacciato sul Prato della Fiera. Questo perlomeno prevede il progetto, giunto al livello dell’esecutivo, redatto dallo studio dell’ing. Fiore Mazza e approvato con delibera di giunta del 14 marzo scorso. La previsione di spesa che accompagna il progetto esecutivo è di 2.485.000 euro.
Nella successiva seduta di giunta del 24 marzo l’amministrazione Baracco ha approvato anche la perizia affidata al geom. Secondino Scanavino dell’immobile comunale di via Cravero 47: 700.000 euro è la valutazione del fabbricato, la cui alienazione nelle intenzioni dell’amministrazione ridurrebbe di pari importo l’entità dell’investimento da sostenere per la ristrutturazione.
Fra due mesi la palla passerà alla nuova amministrazione, che dovrebbe avviare le procedure d’appalto dei lavori. Dovrebbe, per l’appunto.
Ma gli schieramenti che stanno per scendere in campagna elettorale per contendersi la vittoria, confermeranno questo progetto?

La risposta dovrebbe essere sì per i due schieramenti che fanno capo rispettivamente a Gremo e a Marsaglia. Per Gremo, perché la sua squadra è quella che rappresenta la continuità con l’amministrazione uscente, e quindi sarebbe clamoroso se non confermasse tale scelta. Anche per quanto riguarda Marsaglia lo spostamento della sede municipale nell’ex Baulino dovrebbe essere una scelta confermata, dato che fu proprio Marsaglia nel dicembre 2011, nel corso del suo secondo mandato da sindaco, a dare incarico al personale del Settore Opere Pubbliche di procedere con il progetto preliminare delle opere.
Diverso invece l’orientamento, su questo punto, nei due schieramenti che fanno capo rispettivamente ai candidati sindaci Endrio Milano e Andrea Fontana.
Endrio Milano, alla domanda se confermerebbe questo investimento, risponde che ci potrebbero essere altre soluzioni, più vantaggiose per la città. Ovviamente ci sarebbe innanzitutto da valutare lo stato degli atti lasciati dall’amministrazione uscente. Poi, sarebbe importante valutare le possibilità che il PNRR ancora presenta, e che la giunta Baracco non ha sfruttato. I nuovi collegamenti ferroviari in arrivo, e il potenziamento dei voli ottenuto con la base Ryanair insediata a Caselle, potrebbero consentire nuove soluzioni per il riutilizzo dell’ex Baulino che diano un maggior ritorno alla città, come ad esempio la creazione di un ostello. Il riutilizzo dell’ex Baulino deve essere visto all’interno di un progetto complessivo per il centro storico, ove anche la riallocazione dei dipendenti comunali andrà riconsiderata. Così conclude Endrio Milano: “Con un organico comunale sceso a 48 dipendenti, dai 132 che erano, le amministrazioni Marsaglia e Baracco ci lasciano una macchina comunale non in grado di far fronte ai suoi compiti. Il non essere riusciti a presentare dei progetti per il PNRR lo dimostra.”
Passiamo ad Andrea Fontana, che fa le seguenti considerazioni:
“Innanzitutto, dopo altri anni di abbandono, chissà cosa è rimasto degli antichi arredi e della cappella. Mi ricordo del famoso (per i Casellesi) dipinto di Aquilante Demonte, che giaceva abbandonato tra polvere e sporcizia, cinque anni fa.
Sul futuro del Baulino, purtroppo, c’è già stata una delibera di giunta; quindi, bisogna prima vedere quello che si potrà fare, al fine di evitare guai, penali ed accumulare ulteriori ritardi. Non è detto che sia possibile modificare un percorso già avviato. Inoltre, da alcune voci non confermate, sembrerebbe in corso un’indagine della Procura della Repubblica sul metodo di assegnazione della gara per il progetto. Se fossero confermate, ammesso e non concesso, la situazione sarebbe ancora più intricata.
A noi piacerebbe tuttavia ristrutturare il parco e la cappella in modo da poterli rendere di nuovo fruibili al pubblico, come un tempo. I Casellesi amavano andare a messa nella vecchia Cappella, e potrebbe tornare ad essere utilizzata. L’edificio dovrà ritornare ad essere un bene di tutta la comunità, creando un polo culturale e museale in una sua parte, aggregativo e associativo nell’altra.
Infine, una proposta già fatta in passato era quella di creare alcuni minialloggi temporanei per persone in difficoltà economiche. Visto che la funzione per cui l’edificio era stato donato alla città era quella “sociale”, in tal modo non verrebbe disatteso lo spirito originario dello “spedale”, che lo ricordiamo era rivolto alla cura ed all’assistenza”.