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sabato, Aprile 19, 2025

    Discreta ripresa per il nostro aeroporto

    Coi charter della neve e voli di linea invernali

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    Come ogni anno, con l’arrivo dell’inverno, sono iniziati i primi voli dedicati alle vacanze sulle nostre Alpi, con l’augurio che quest’inverno siano costantemente imbiancate di neve, tanto sospirata la scorsa stagione.
    Terminata la turbolenta stagione estiva, in cui la forte richiesta di viaggi aerei superiore a ogni aspettativa ha provocato numerosi disagi alle compagnie aeree, agli aeroporti e soprattutto ai viaggiatori, tutto sembra tornare alla normalità.
    Per quanto riguarda Caselle, le previsioni per i voli charter della neve di quest’anno, al momento si attestano su valori della passata stagione invernale, con qualche punto di percentuale in più, sia come rotte sia come movimento di aeromobili.
    Così in questa atmosfera alquanto ottimista il nostro scalo è pronto ad accogliere le migliaia di turisti che tramite i tour operator o singolarmente si accingono a raggiungere le mete montane della nostra regione e zone limitrofe.
    All’appello quest’anno mancano ovviamente i voli provenienti dalla Russia, purtroppo come ben noto a causa della guerra in corso con l’Ucraina.
    Nel comunicato stampa pervenuto dalla Sagat, una buona parte degli arrivi proviene dall’offerta dei voli di linea appositamente avviati per la stagione, come i nuovi collegamenti con Vilnius (Lituania) e Stoccolma (Svezia), entrambe gestiti dalla Ryanair.
    La compagnia low cost irlandese offre anche voli con Manchester, che si affiancano a quelli operati da altri vettori come la Jet 2 e la easyJet.
    Sempre la Ryanair per la prima volta, nella stagione invernale, collega l’aeroporto di Torino con Copenhagen, due volte a settimana, città che con la Scandinavian Airlines System (SAS) viene servita su base settimanale.
    Per Torino il mercato migliore è rappresentato dai collegamenti con la Gran Bretagna, che da sempre la fanno da padrone con i voli provenienti dagli aeroporti londinesi di Gatwick, Luton e Stansted, senza dimenticare gli ulteriori voli con Birmingham, Edimburgo e Bristol, il tutto con grande beneficio per il nostro turismo invernale.
    Dalla vicina Irlanda vengono collegate le città di Dublino e Shannon, quest’ultimo scalo famoso negli anni ’50 -’60 quando prima dell’avvento degli aerei a lungo raggio, era tra gli scali tecnici obbligatori per il rifornimento degli aerei prima di spiccare il volo per New York.
    Il settore trainante dei collegamenti invernali della stagione 2022-2023 per Caselle resta quello della catena dei “charter della neve” veri e propri che in base all’operativo dei tour operator è in linea con quello dello scorso anno, sia in termini di nazioni collegate sia di città collegate.
    Sempre buona la risposta per le nostre località turistiche invernali, da parte della clientela scandinava con arrivi da Helsinki in Finlandia e da Göteborg in Svezia, entrambe città già servite gli scorsi anni.

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    Primo anniversario della Base Ryanair a Caselle

    Il primo dicembre la Ryanair ha celebrato (in sordina) il primo anniversario della istituzione della base a Torino ottenendo un ottimo risultato operativo con 2 milioni di passeggeri trasportati e quasi 13 milioni da quando nel lontano 1° luglio 1999 la compagnia low cost ha iniziato i collegamenti con Londra.
    Con la presenza di due aeromobili basati sul nostro scalo (ne è previsto un terzo a breve), nella stagione invernale 2022-2023, il vettore irlandese opera su 34 rotte con più di 230 voli settimanali.
    Con questa nuova base sono stati creati 60 posti di lavoro diretti (più di 2.000 totali con l’indotto), ed un investimento di 200 milioni di dollari.
    Rispetto al periodo pre-pandemico il vettore low cost sul nostro scalo è cresciuto del 150%, e per il prossimo anno ha messo a bilancio di trasportare non meno di 2,6 milioni di passeggeri.

    Leonardo Divisione Velivoli, ultime notizie
    Per la società Leonardo Divisione Velivoli, in questi ultimi tempi è arrivato dal lontano continente australiano un importante contratto per l’aggiornamento degli aerei da trasporto C-27J Spartan Light Tactical Fixed Wing della Royal Australian Air Force.
    Il governo australiano ha firmato un contratto di acquisizione dell’aggiornamento dell’avionica per la flotta dei dieci velivoli, ricevuti alcuni anni or sono, che continuano a svolgere diversi compiti anche fuori dai confini nazionali.
    Il contratto del valore di 70 milioni di dollari, sottoscritto con la società italiana, comporterà la sostituzione e l’aggiornamento delle apparecchiature radio esistenti, che aumenteranno le capacità operative dell’aereo.
    L’aggiornamento della funzione radio crittografica della piattaforma C-27J garantirà la disponibilità continua di comunicazioni sicure, inclusa l’interoperabilità con i principali partner strategici e le reti di intelligence, migliorando la sicurezza generale durante il volo.
    Gli aerei fanno parte dello Squadron n°. 35 della R.A.A.F., a suo tempo dotato dei vecchi De Havilland Canada DHC-4 “Caribou”, impiegati dal 1964 fino al loro ritiro definitivo nel 2009.
    La società Leonardo è stata selezionata per intraprendere l’aggiornamento come “Primo appaltatore” e produttore originale dell’aereo, perché possiede le conoscenze specifiche e l’esperienza necessaria per eseguire tutte le modifiche sul velivolo.
    La modifica sarà fatta durante la manutenzione ordinaria, dal personale dello Squadron 35 insieme a quello della americana Northrop Grumman, con l’aggiornamento dell’avionica a partire dal 2023 sulla Base di Amberley, con previsione di consegna dell’ultimo esemplare nel 2026.
    Nel frattempo negli stabilimenti di Caselle, procede la linea di produzione dei C-27J in ordine da parte di alcuni clienti esteri, mentre sono in corso trattative con la nostra forza aerea per ulteriori aggiornamenti sui velivoli in dotazione.
    Per quanto riguarda il caccia da difesa Eurofighter EF-2000 Typhoon, procede la produzione degli esemplari destinati al Kuwait nonché la produzione di sezioni importanti destinate alle forze aeree che lo impiegano di cui Leonardo è tra i maggiori produttori con il 36% del valore dell’intero programma.
    È di questi settimane l’importante annuncio che il costruttore italiano, insieme alla Gran Bretagna e il Giappone hanno dato l’avvio al nuovo programma del futuro super caccia multiruolo invisibile (stealth) “Tempest” di sesta generazione, che dovrebbe entrare in servizio nel 2035. L’aereo andrà a sostituire gli Eurofighter Typhoon nato negli anni ’80, dalla collaborazione fra Italia, Germania, Regno Unito e Spagna.

    L’elicottero del Papa
    In occasione della visita di Papa Bergoglio ai suoi famigliari in provincia di Asti, è atterrato all’aeroporto di Caselle l’elicottero Leonardo Helicopters (Agusta Westland) VH-139 del 31° Stormo 93° Gruppo dell’Aeronautica Militare Italiana, con base a Roma Ciampino.
    L’elicottero usato dal Pontefice fa parte della grande famiglia AW-139, con oltre 1.250 esemplari venduti in tutto il mondo tra cui l’USAF nella versione MH-139 “Grey Wolf”.
    Questo elicottero è allestito nella versione V.I.P. ed è impiegato anche dalle alte cariche dello Stato Italiano, e può ospitare fino a 15 persone. Nel caso del trasporto del Pontefice, data la modularità della configurazione originaria, rimuovendo alcune poltrone viene creato lo spazio per installare la cosiddetta “poltrona papale”.
    Per quanto riguarda gli altri enti italiani l’AW-139, è in forza con le linee di volo dell’Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia, Guardia di Finanza, Guardia Costiera. Una macchina polivalente, moderna e sicura, destinata a restare in produzione, con i debiti aggiornamenti, per diversi anni grazie alla tecnologia sempre aggiornata.
    A pochi passi da noi opera con successo da molti anni con la Air Green di Cafasse, per conto del servizio del “118” sia in altre attività, un elicottero che si è imposto sul mercato mondiale per la sua poliedrica capacità operativa.

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