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venerdì, Aprile 18, 2025

    A Ceretta c’è un sodalizio che vanta 161 di vita: la Società Operaia di Mutuo Soccorso

    Appena due anni dopo l’Unità d’Italia nasceva a Ceretta di San Maurizio la Società Operaia di Mutuo Soccorso. Era esattamente il 1 aprile 1863 quando un gruppo di 26 amici decise di dare vita a una cooperativa che aveva come scopo quello di aiutare e aiutarsi vicendevolmente.

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    Sono trascorsi 161 anni da allora e a Ceretta ancora oggi è vivacissima la Società Operaia. Continua la sua brillante vita, fra la trattoria paesana, “Emme”, l’affitto di alcune sale dello storico edificio per attività sociali e ludiche e, ciliegina sulla torta, la vendita di prodotti alimentari ai soci della cooperativa. È proprio il caso di dire che in 161 anni di storia e di storie poco è cambiato nella bellissima vita associativa.

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    Siamo in via Cubito, 11 a Ceretta, a due passi dal capoluogo di San Maurizio, dove siamo ricevuti con grande gentilezza dall’attuale presidente, Claudia Tonello, insieme al marito Ettore Salvino, past president, che ha tenuto per tanti e tanti anni la carica. Claudia Tonello guida il gruppo dei consiglieri, formato da: Ettore Salvino, Valter Chiara, Giuliano Gravili, Carmelo D’Angelo, Lorena Mameli e Sergio Batti.
    Quando parcheggi l’auto, e ti accingi a percorrere l’ampio cortile che ci separa dall’edificio, comprendi già quale accoglienza verrà riservata al visitatore. Luci soffuse illuminano l’ampia corte, (che in estate adibita a ristorante), ma è poi quando entri nella sede che inizi a meravigliarti. Proprio oltre l’ampio parcheggio, un tempo utilizzato per i campi da bocce, troviamo il salone bar-ristorante con annessa pizzeria. Una bella atmosfera pregna di profumi e aromi casalinghi, con molti clienti seduti ai tavoli. Al piano primo dell’edificio sociale ecco il salone delle feste affrescato con un rosone centrale che richiama lo stemma sociale e contraddistinto dalla stretta di mano, che rappresenta connessione, rispetto e alleanza tra persone. Nient’altro che il vero spirito mutualistico.
    Alle pareti tantissimi ricordi di tempi antichi e nelle sale altrettanti attrezzi utilizzati dai soci per l’aiuto vicendevole, come il banco scuola doppio per i bambini dei soci, una pompa per attingere il vino dalla botte e trasferirlo alle damigiane, e molti ordini di approvvigionamento viveri. E di buon barbera “da pasto”, che ci dice Ettore “andava a fiumi fra i soci”.
    E ancora oggi, mentre passeggiamo in questi saloni chiacchierando con la presidente, ci rendiamo conto che sono cambiate molte cose in un secolo e mezzo di vita. Ad esempio, il vino non si produce più in casa, ma in alternativa la Cooperativa acquista del parmigiano dalla casa produttrice e lo rivende ai soci senza nessun ricarico, al prezzo di costo. E così anche per alcuni altri prodotti.
    La cooperativa cerettese non si limita però all’approvvigionamento, ma organizza lezioni di biodanza, di yoga, e propone attività ludiche, quali le passeggiate notturne in bicicletta.
    Un libro ci viene gentilmente donato: “Centocinquanta più uno” non dimentica le memorie e gli aneddoti della Società Cooperativa cerettese, “la più antica tra le similari organizzazioni presenti sul nostro territorio” scrivono le due autrici, Leandra Brunetto e Sara Durando. E noi oggi siamo più che mai orgogliosi di riproporre alla memoria dei nostri lettori tutto ciò, invitandoli a fare visita alla Società, magari in un pomeriggio qualunque o in un giorno festivo: un tuffo nel passato di quella che era la bella atmosfera di un tempo. Non sarà sicuramente tempo sprecato.

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    Mauro Giordano
    Mauro Giordano
    Sono nato a Torino il 23 settembre 1947, dove ho studiato e lavorato in tre aziende del settore servizi fino a tutto il 2005, quando, raggiunta l’età pensionabile ho potuto lasciare tutti i miei incarichi. Risiedo a Caselle dal 1970, anno in cui mi sposai trasferendomi da Torino nella nostra città. Fin dal 1970 ebbi l’onore di conoscere ed apprezzare il fondatore del mensile Cose Nostre, il dottor Silvio Passera, il quale fin dal primo numero mi propose di scrivere notizie relative alla Croce Verde, ente di cui facevo parte come milite a Torino e poi come milite della Sezione di Borgaro, poi divenuta Sezione di Borgaro-Caselle essendo stato il fondatore del sodalizio nel 1975. Una più corposa collaborazione con il giornale è avvenuta negli ultimi tempi e sotto la direzione di Elis Calegari, anche per effetto del maggiore tempo disponibile. Attualmente collaboro - con piacere e simpatia -anche alla stesura di notizie generali, ma sempre con matrice sociale. I miei hobby sono sempre stati permeati da una grande curiosità di tutto ciò che mi circonda: persone, fatti, lavoro, natura, buon umore e solidarietà. Ho avuto modo di conoscere tutta l’Italia, ed è questo il motivo che ora desidero dedicare tempo a “Cose Nostre”.

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