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Comune di Caselle Torinese
sabato, Aprile 19, 2025

    Care Sorelle e cari Fratelli…

    Gli auguri dei nostri sacerdoti

    Care Amiche e cari Amici di Caselle, o meglio,
    Care Sorelle e cari Fratelli,
    con grande piacere, anche quest’anno, la Comunità dei sacerdoti e dei diaconi a cui sono affidate le parrocchie di Caselle e di Borgaro desidera augurarvi un sereno Natale e un felice anno 2025.
    A tutti voi – credenti e non credenti, indifferenti, persone sole, sofferenti o gioiose – rivolgiamo il nostro augurio per un periodo di Feste sereno e ricco di pace.
    Tuttavia, le prospettive dei prossimi mesi non appaiono così luminose come vorremmo. In Italia molte persone affrontano ancora difficoltà economiche, e nel resto del mondo vi sono conflitti che sembrano lontani dal trovare una soluzione di pace. Eppure, il Bambino Gesù che ricordiamo a Natale rimane un segno di speranza.
    Ma perché abbiamo speranza? Potremmo concludere dicendo che Gesù Bambino è diventato il Cristo Risorto, vincendo la morte e i problemi del mondo. Tuttavia, vogliamo approfondire il significato di questa speranza, offrendovi un pensiero speciale.
    Il prossimo sarà un Anno Santo, che inizierà il 24 dicembre 2024 e si concluderà il 24 dicembre 2025, sotto il motto: “Pellegrini di speranza”. Già domenica 21 gennaio 2024, Papa Francesco ha aperto ufficialmente l’Anno della Preghiera, preludio all’Anno Santo, con queste parole:
    “Vi chiedo di intensificare la preghiera per prepararci a vivere bene questo evento di grazia e sperimentarvi la forza della speranza di Dio. Per questo iniziamo oggi l’Anno della Preghiera, cioè un anno dedicato a riscoprire il grande valore e l’assoluto bisogno della preghiera nella vita personale, nella vita della Chiesa e del mondo”.
    Siamo consapevoli che non tutti coloro che leggeranno questi auguri condivideranno il richiamo alla preghiera che ha ispirato il Papa. Perciò, invitiamo chi crede a intensificare la propria preghiera, unendola a quella di Francesco. A chi non crede, auguriamo comunque di coltivare sentimenti di speranza.
    Pellegrini e speranza sono due parole cariche di significato. La speranza è la fiducia che, alla fine di ogni buio tunnel, si possa trovare la luce. Tutti siamo pellegrini, poiché tutti siamo in viaggio, ognuno con il proprio percorso: c’è chi viaggia per curarsi, chi per cercare lavoro, chi fugge da paesi lontani per sfuggire a persecuzioni o alla fame.
    Il pellegrino porta con sé tradizioni e valori. Noi, pellegrini di ogni giorno, siamo chiamati a portare nel cuore il valore della speranza.
    Nei nostri viaggi quotidiani, incontriamo fratelli e sorelle che vivono situazioni di difficoltà. Se riusciremo a riconoscere in loro persone da aiutare, con cui condividere ansie e dolori, e se sapremo percorrere insieme un tratto di strada della vita, allora sì, saremo davvero pellegrini di speranza.
    Questo è il nostro augurio per le prossime Feste: che possiamo essere, per ogni persona che incontriamo, pellegrini portatori di speranza.
    Buon Natale a tutti e a tutte!
    I vostri sacerdoti e i vostri diaconi

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    Mara Milanesio
    Mara Milanesio
    Giornalista pubblicista. Ama correre, viaggiare e camminare in montagna. Ha la passione per la politica ed è una persona schietta che dice ciò che pensa.

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