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domenica, Aprile 13, 2025

    I mercati della Thailandia

     

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    “Fingere con se stessi è la menzogna più grande”, Angelo De Pascalis, scrittore.

    I mercati hanno sempre una grande attrattiva per chi va in giro: ci trovi la gente del luogo, i cibi, i profumi e tante cose che da noi non esistono. In compagnia di Anja Wenger non avrei potuto evitarli.

    Chatuchak
    A Bangkok, per un’esperienza veramente locale, il mercato di Chatuchak attira sia i cacciatori di curiosità sia i collezionisti di antichità. Dalle decorazioni per la casa agli oggetti di artigianato e agli animali esotici, in questo bazar in continuo movimento si trova di tutto. Con oltre 15.000 bancarelle e un’ampiezza pari a quella di 20 campi di calcio, il Week-End Market è il più grande mercato all’aperto di tutto il Sud-Est asiatico. Il margine esterno del mercato offre piante, attrezzi per giardinaggio e abbigliamento usato, mentre gli stand interni sono dedicati ad abbigliamento, souvenir, gioielli e decorazioni per la casa. Non mancano piante esotiche e animali.

    Pak Khlong Talat
    A Bangkok si trova il principale mercato di fiori, frutta e verdura della città, il Pak Khlong Talat. Qui, di notte come di giorno, si ammirano i colori variopinti dei fiori thailandesi provenienti dalle numerose province del Paese, comprese le aree più settentrionali come Chiang Mai. Accanto alle bancarelle “ufficiali” si trovano piccoli stand dove acquistare ghirlande di gelsomino, spesso usate come offerta per le statue di Buddha nei templi. Il mercato dei fiori di Bangkok è un’esperienza sensoriale e suggestiva da non sottovalutare. Ci si può letteralmente perdere tra crisantemi, gigli, rose e specie importate, con in primo piano le orchidee, presenti in una straordinaria varietà di colori e tipologie. In Thailandia, i fiori hanno un grande significato: vengono utilizzati come offerte nei templi, come portafortuna ai matrimoni e in svariate altre occasioni. Lungo le strade, le auto si fermano dai venditori per acquistare nuove ghirlande da appendere al veicolo, in segno di protezione da parte di Mae Yanang, la dea dei viaggi. Le composizioni floreali sono comuni anche negli hotel e nei ristoranti. Odori particolari, profumi esotici e scorci di quotidianità offrono uno spaccato di vita lontano dai classici circuiti turistici.

    Damnoen Saduak
    Una tappa obbligatoria per gran parte dei turisti. Ogni mattina, centinaia di imbarcazioni, condotte solitamente da donne, propongono cibo e prodotti tipici, pagaiando lungo i canali di questo villaggio. Il canale Damnoen Saduak fu realizzato durante il regno di Rama IV, nel XIX secolo, quando gli abitanti di diverse province collaborarono per scavare questa via d’acqua, necessaria per il trasporto di merci e persone e per l’irrigazione dei campi. Il canale collegò il fiume Ta Chin e il fiume Mae Klong, favorendo così il commercio e lo sviluppo economico della regione.Nel tempo, gli agricoltori si sono insediati lungo le sponde e ancora oggi vivono in abitazioni costruite una accanto all’altra. Giunti al mercato, si può passeggiare lungo le rive del canale, immergendosi nei profumi e nei colori delle merci e scoprendo la varietà di frutta e verdura prodotta localmente. Le merci vengono vendute ai turisti o ad altri agricoltori, mentre è ancora diffusa la pratica del baratto tra i locali.

    Amphawa
    Il mercato galleggiante di Amphawa è un’altra meta turistica, poiché la zona è ricca di storia e ospita numerosi templi. Si tratta principalmente di un mercato alimentare, un’occasione per scoprire la varietà dei prodotti consumati dai thailandesi e osservare i loro usi e costumi.Meno turistico rispetto al più noto Damnoen Saduak, il villaggio di Amphawa riveste un’importanza storica per il Paese. La comunità locale, insediata lungo le sponde dei canali, prosperò sia nell’agricoltura che nel commercio, tramandando le sue tradizioni di generazione in generazione. Il mercato si svolge solo dal venerdì alla domenica ed è piacevole da visitare per le case tipiche lungo il canale principale, autentici capolavori dal sapore antico. Realizzate in legno e arredate in stile retrò, alcune di queste abitazioni sono state trasformate in piccoli romantici resort. Ad Amphawa si va soprattutto per l’atmosfera suggestiva e per concedersi uno spuntino o una bevanda nei numerosi ristorantini lungo il canale.

    Maekhlong, Room Hoop Railway Market
    Tra tutti i mercati thailandesi, il mercato ferroviario di Maeklong è senza dubbio il più emozionante. Situato nell’omonimo villaggio, prende il nome di Room Hoop, che significa “chiudere l’ombrello”. Una parte del mercato si trova infatti sulla linea ferroviaria e ciò che lo rende unico è il passaggio di un treno che lo attraversa ben otto volte al giorno, tutti i giorni della settimana. Il macchinista della linea Bangkok-Maeklong, ormai un veterano, sa che fino a Samut Sakhon non accade nulla di particolare. Tuttavia, al di là del fiume, dove la ferrovia riprende per terminare a Maeklong, la situazione cambia. Il treno, accompagnato da fischi ininterrotti, rallenta drasticamente lungo il binario unico che attraversa paesi cresciuti sempre più vicini alla massicciata. Nei pressi della stazione di Maeklong, il binario scompare, letteralmente inghiottito da bancarelle e teli multicolori. In questo mercato tipicamente asiatico, dove si vende di tutto, soprattutto cibo come carne, pesce, frutta e verdura, la routine viene interrotta dal suono della sirena del treno. In pochi istanti, gli acquirenti abbandonano le rotaie, i venditori raccolgono velocemente la merce disposta ai bordi e sollevano i tendaggi per evitare danni. Al termine del passaggio del treno, tutto torna come prima, come se nulla fosse accaduto. Fino al passaggio successivo.

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    Giovanni Cravero
    Giovanni Cravero
    Giovanni Cravero meglio conosciuto come Vanni, nato nel 1952 a Caselle di professione Agente di Commercio da sempre e da sempre con la grande passione di andare in giro ovunque sia possibile. Ho cominciato a muovermi all’età di 17 anni e senza soste questo mi ha portato a vedere ad oggi oltre 80 Paesi in tutti i 5 continenti, oltre 800 località e oltre 200 Siti Unesco, che come mi dice Trip Advisor rappresentano oltre il 60% della Terra.

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