“L’anno 1959, il giorno 30 del mese di settembre, nel Comune di San Maurizio Canavese, per iniziativa del Signor Dottor Domenico Vietti, in una sala dell’Ospedale di San Maurizio Canavese, si sono riuniti in assemblea i signori: Vietti Domenico”…
Così inizia il lungo verbale dell’assemblea costituente dell’Associazione Volontari del Sangue di San Maurizio. Molti furono i pazienti di quel medico che curava gli ammalati a San Maurizio e non solo, ma pochi forse erano a conoscenza che lui, un dottore dalle capacità straordinarie e con idee manageriali, aveva anche voluto fortemente una sezione Avis nel suo Comune.
E da allora sono trascorsi 66 anni e l’AVIS di San Maurizio di strada ne ha fatta tanta. Abbiamo incontrato il presidente Emanuele Appio, dopo l’assemblea dei soci riunitasi da poco, che lo ha riconfermato all’unanimità e per il terzo mandato consecutivo.
Ma cosa ha spinto Appio a continuare?
Guardando il suo vice Roberto Maroso, ci dice che lo ha fatto “per cercare di allevare bene due nuovi ingressi, Mirko Cavallari, 18 anni appena compiuti e Francesco Barrale. Il direttivo punta su di loro per dare futuro a questa associazione.”
“A San Maurizio le associazioni non si fermano mai”, cosi titolava il nostro giornale lo scorso mese. Già, proprio così. E poi con un presidente pieno di vita come Appio, l’Avis continuerà, grazie alla volontà disinteressata dei suoi donatori. “Sono oltre 400 i nostri avisini – ci dice soddisfatto Appio – che nel 2024 hanno messo a frutto ben 636 sacche di sangue.”
Al riguardo Emanuele ci ricorda il calendario delle prossime donazioni e approfitta per lanciare un appello a tutti coloro di maggiore età e in buona salute che desiderano offrire uno dei più nobili gesti di solidarietà umana.
“La nuova sede dovrebbe essere pronta entro l’anno. Si tratta di una bella casa assegnata al Comune dallo Stato, requisita al proprietario per reati di stampo mafioso, con locali al piano terreno e quindi ben accessibili a tutti.
E prima della nuova sede quali iniziative ci saranno per mantenere i fari accesi sull’AVIS?
“Una grande e bella iniziativa sarà quella per il prossimo 17 aprile, dove i circa 30 dipendenti del McDonald’s di Ceretta effettueranno una donazione in orario di lavoro. Faremo quindi arrivare una autoemoteca sul piazzale e procederemo con le donazioni, mentre il McDonald’s offrirà la colazione a tutti coloro che, vedendo l’autoemoteca, vorranno approfittare per un grande gesto.”
Ma non è finita qui, Appio ha proposto ai suoi soci di rinunciare a ricevere il dono della spilla d’argento o d’oro, tradizionale segno di riconoscenza ai donatori più longevi. Con quei soldi, insieme ad altri contributi, l’Avis ha fatto piazzare ben 6 defibrillatori in città.
L’ultimo messaggio di Appio è volto a ringraziare il direttivo uscente per il grande lavoro fatto e ad augurare al nuovo direttivo di mantenere lo slancio e la voglia di fare che hanno caratterizzato tutti i precedenti consiglieri.
Viene in mente lo slogan degli avisini: “Il sangue è destinato a circolare. Condividilo.”
AVIS San Maurizio, 66 anni di grande storia
Emanuele Appio riconfermato presidente
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