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I Bravi casellesi

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C’è molto nervosismo nell’aria, qui a Caselle, ed è difficile capirne a fondo i motivi.

O forse fin troppo facile.

Ad esempio, se dici che qualcosa non ti va, ti trovi addosso una torma di personaggi che cercano di chiuderti la bocca. Sempre gli stessi, sui Social, e con metodi sempre più violenti.

Roba che nemmeno i bravi di Don Rodrigo. Per chi eventualmente se li ricordasse dalle scuole medie, i bravi, che poi tanto bravi non erano, sono gli sgherri del potente locale, un certo Don Rodrigo.

In pratica, quando qualcosa non gli va a genio, Don Rodrigo si desta e manda qualcuno dei suoi a mettere le cose a posto.

Per noi che siamo in politica da troppi anni, è una cosa normale, sempre successa, qui in zona; ma per molti non è proprio così. I Social inoltre amplificano tutto, e stavolta nelle sgrinfie dei bravi casellesi sono finiti quelli che criticano i lavori al parco di via suor Vincenza. Uno addirittura, persona di grande cultura che per Caselle ha sempre fatto moltissimo, si è sentito dire di andare a “zappare la terra”, solo perché aveva detto che il lavoro di demolizione della collinetta doveva essere ponderato meglio. Non se la prenda, Sig. Mosca, non ne vale la pena. La confraternita dei Battuti, di cui Lei è presidente, ha affrontato ben altri mali, nella sua lunga storia.

Anche il Sindaco del resto, in una manifestazione Anpi,  ha attaccato pesantemente alcuni giornalisti, rei di non scrivere la verità. La sua verità.

Sono anni che noi di opposizione subiamo quel tipo di attacchi, solo per aver espresso la nostra opinione; sulle prime potrebbe dar fastidio, ma poi si capisce bene con chi si ha a che fare e ci si ride sopra.

Ad esempio, una delle cose che più spesso ci sentiamo dire, quando muoviamo delle critiche, è: “Se non vi va bene quello che viene fatto dall’Amministrazione, cambiate paese.”

Questa frase si ripete da anni, e non solo sui social che hanno dato voce a chiunque. Ultimamente è tornata, con ancora più forza. Proprio per sottolineare che se non ti allinei, qui non sei più gradito. Via, vattene.

E questa è una delle cose più spiacevoli da sentire, perché suona sinistramente: l’ostracismo come forma di propaganda. Ricorda delle situazioni ben poco piacevoli.

Sul lato della vita politica, si muove poco o nulla. In Consiglio si è decretata la fine ufficiale delle aree Ata, per provare a dar spazio all’ormai noto Data center, su cui molti stanno aprendo gli occhi; per Caselle pochi vantaggi, ma quando lo abbiamo detto noi di Caselle Futura, ci hanno invitato a cambiare paese, un po’ tutti, come al solito. Sempre più nervosi quindi. insofferenti, a tratti incontrollabili nelle loro reazioni scomposte che a molti sono ignote.

Ricordate: Caselle è di tutti, e non facciamoci intimorire.

Ps. Qualche settimana fa in Consiglio abbiamo citato Foscolo, e un Consigliere ha minacciato di querelarci. Chissà cosa ci accadrà ora, che abbiamo citato Manzoni e i suoi Promessi Sposi su Cose Nostre… Arresto immediato?

Dott. Andrea Fontana

Roberto Turletto

Caselle Futura

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