Il Piemonte è una delle regioni del Nord dove più forte è l’influenza delle organizzazioni mafiose, in particolare la ‘ndrangheta. Processi e inchieste dimostrano, purtroppo, che anche la nostra zona è a rischio; ne è prova ulteriore il fatto che a Caselle esistono dei beni sequestrati alla ‘ndrangheta che, anche grazie al nostro impegno, sono stati assegnati al Comune.
In una situazione così fortemente compromessa l’impegno per la legalità e contro le mafie deve essere corale, istituzioni, associazioni e cittadini, senza tentennamenti.
La lotta alle mafie e l’impegno per la legalità si alimentano anche attraverso i simboli, gli esempi di chi ha saputo opporsi al cancro mafioso, spesso perdendoci la vita, sempre mettendo a rischio sé stessi e le famiglie.
Uno di questi esempi è il nostro concittadino Mauro Esposito, riconosciuto dallo Stato e non solo, come imprenditore che si è opposto alla ‘ndrangheta, che non ha fatto finta di non accorgersene. Molti sono i riconoscimenti ottenuti dal casellese Mauro Esposito per il suo impegno contro la ndrangheta, ma a Caselle no.
A Caselle è come se non esistesse e quindi “imbarazzato” perché non stiamo facendo bella figura, ho sentito il dovere di presentare un’interrogazione nella quale dopo aver premesso che Mauro Esposito sta ottenendo riconoscimenti in molte parti di Italia e che la vicenda che ha riguardato lui e la sua famiglia ha prodotto libri e anche uno spettacolo teatrale.
Dopo aver valutato che anche se è vero che “nessuno è profeta in patria” appare singolare che un casellese che ottiene molti riconoscimenti per il suo impegno a favore della legalità, non ne abbia ottenuto nessuno nella sua città.
Ho chiesto al sindaco e alla Amministrazione Comunale di organizzare un evento pubblico per riconoscere l’impegno di Mauro Esposito a favore della legalità, come da moltissime altre parti è già stato fatto.
il Capogruppo Consiliare
Endrio dott. Milano
