Sabato 22 marzo, Walter Revello e l’Associazione Libere Gabbie metteranno in scena lo spettacolo “L’imperatore vive ancora”, presentato in anteprima assoluta presso il Teatro Fratelli Cervi di Caselle Torinese. Nel pomeriggio, l’intero cast percorrerà le strade di Caselle in un flashmob imprevedibile. Lo spettacolo presenta allusioni sessuali, scene di nudo integrale e linguaggio diretto, è pertanto vietato a un pubblico inferiore ai 16 anni. La durata prevista è di due ore e non ci saranno intervalli.
L’Imperatore, interpretato da Walter Revello, è accerchiato da uno stuolo di cortigiani che rappresentano simbolicamente le funzioni dello Stato: l’Inquisitore Davide Pintus (Giustizia), il Camerlengo Federica Scafidi (Economia), la Papessa Stefania Sirianni (Religione), il Maestro di Cerimonie Marta Rabellino (Arte), la Basilissa Marco Dal Pont (Guerra), il Valletto Enrico Fedeli (Politica), il Deputato Paolo Tomassone (Popolo), il Ciambellano Federico Catanese (Media e Storia) e il Cicisbeo Giacomo Gallerio (Morte). Riuscirà l’Imperatore ha preservare il proprio ruolo e la propria vita?
Come nasce l’idea di questo spettacolo?
“Che cos’è il Potere?” Da questa domanda è partita la volontà di ricerca e di definizione di questo spettacolo, che ha trovato la sua forma nel linguaggio simbolico e nelle tipologie sceniche del Teatro Epico come teorizzato da Erwin Piscator e Bertold Brecht. Gli attori sono stati coinvolti in un percorso di disumanizzazione, che li ha accompagnati a lasciare se stessi e la naturale voglia di catarsi tipica del teatrare, per prestare il proprio corpo a personaggi che sono vere personificazioni di assoluti.
I dieci caratteri in scena perdono ogni contatto con la realtà, diventando senza tempo e senza luogo, pura emanazione di un’idea. L’asetticità con la quale affrontano lo spettacolo aumenta grazie a un supporto illuminotecnico, musicale e scenografico che sostiene il senso di brutale freddezza e distacco, di ricercata decadenza. Una serie di cartelli multimediali all’inizio di ogni sequenza scenica rendono il messaggio inequivocabile.
In quale epoca è ambientato?
Lo spettacolo è ambientato in un luogo e in un tempo non identificabili: linguaggio, costumi e scenografie non permettono di ricondurre a una matrice storica definita. La terminologia e le forme verbali sembrano ricondurre alle corti tardo medievali quali quella bizantina, o moderne quali quella francese o austriaca.
L’allestimento prevede due spazi scenici distinti: il palcoscenico, chiamato “Corte” sul quale sono posizionate le sedute dei nobili “Signori della Corte”, e la platea chiamata “Città”, nella quale è posizionato il pubblico “Gente di Città” insieme al personaggio del “Deputato”.
Quale messaggio vuole trasmettere?
“L’Imperatore vive ancora” è uno spettacolo che unisce parola e gesto, con una grande ricerca dei significati. Fortissima è la metafora sessuale, come emblema del rapporto tra potere e le funzioni che lo circondano. L’Imperatore, simbolo del potere stesso è sottoposto alle manipolazioni e alle angherie dei suoi cortigiani, tutti interessati a controllarlo e a portarlo verso la morte, perchè sia possibile una cambio di generazione. “Bisogna che tutto cambi perché tutto resti uguale”, come ci ricorda Tomasi di Lampedusa.
La serata, patrocinata dalla Città di Caselle Torinese, si terrà alle 20.45 in Sala Cervi. L’ingresso è libero e gratuito, con la possibilità di prenotare su www.liberegabbie.org
È gradita un’offerta all’uscita per la compagnia teatrale.
Si raccomanda puntualità, in caso di ritardo comunicarlo al numero 3518150719. In assenza di comunicazione i posti prenotati saranno rimessi a disposizione.