La Pasqua del 2025 si avvicina, e quest’anno assume un significato particolare per la Chiesa cattolica e per Papa Francesco. Dopo un periodo di ricovero ospedaliero dovuto a una grave polmonite bilaterale, il Santo Padre è stato dimesso il 23 marzo dal Policlinico Gemelli di Roma. Durante la sua degenza, ha affrontato episodi critici di insufficienza respiratoria, ma grazie alle cure ricevute e alle preghiere dei fedeli, ha mostrato un progressivo miglioramento. Attualmente, Papa Francesco prosegue la convalescenza nella residenza di Santa Marta, con l’indicazione di osservare un periodo di riposo di almeno due mesi.
In preparazione alla Pasqua, il Papa aveva diffuso il suo messaggio per la Quaresima, intitolato “Camminiamo insieme nella speranza”. In questo testo, firmato il 6 febbraio 2025, Papa Francesco invitava i fedeli a intraprendere un cammino di conversione, sottolineando l’importanza della sinodalità e dell’apertura verso gli altri, soprattutto verso coloro che vivono in situazioni di vulnerabilità. Invita a non rimanere statici o autoreferenziali, ma a essere tessitori di unità e strumenti di riconciliazione.
Un aspetto significativo della Pasqua 2025 è la coincidenza della data di celebrazione tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa, che festeggeranno la Resurrezione di Cristo nello stesso giorno, il 20 aprile. Papa Francesco ha definito questa concomitanza “provvidenziale” e ha auspicato che possa diventare una decisione definitiva, promuovendo l’unità tra i cristiani.
In occasione della Pasqua 2025, il cardinale Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, ha invitato i fedeli a vivere questo tempo come un’opportunità di riconciliazione e rinnovamento spirituale. Durante l’omelia del Mercoledì delle Ceneri, il 5 marzo 2025, in Cattedrale a Torino, ha sottolineato l’importanza di “ritornare a Dio con tutto il cuore” e di intraprendere un cammino di conversione autentica.
Nella parrocchia di Caselle e Borgaro, in occasione della domenica delle palme
si è svolta la benedizione dei rami d’ulivo in Piazza Boschiassi e la Santa messa al Palatenda. Il 17 aprile, Giovedì Santo alle 17,00 ci sarà la celebrazione per i ragazzi e le famiglie e alle ore 21,00 la Messa Coena Domini, mentre il 18 aprile, Venerdì Santo alle ore 8,00 Celebrazione delle Lodi, alle ore 15,00 la Via Crucis per i ragazzi e alle ore 21,00 la Celebrazione della Passione, infine, il 19 aprile, Sabato Santo, alle ore 8,00 la Celebrazione delle Lodi e alle ore 21,00 la Solenne Veglia Pasquale.
La Pasqua è ricca di simboli che evocano la rinascita e il rinnovamento. L’uovo, per esempio, rappresenta la nuova vita e la Resurrezione. Il colore bianco simboleggia la purezza e la luce di Cristo risorto, mentre l’agnello è un riferimento a Gesù, “Agnello di Dio” sacrificato per la salvezza dell’umanità.
Al di là delle tradizioni, la Pasqua porta con sé un messaggio universale di speranza, amore e rinnovamento: è un momento di riflessione, di perdono e di riconciliazione, un invito a guardare al futuro con fiducia e ad accogliere il dono della vita con gratitudine.
Che sia vissuta in famiglia, in comunità o nella preghiera personale, la Pasqua rappresenta per tutti un’opportunità di rinascita e di rinnovamento interiore. Buona Pasqua a tutte e tutti!