Tempo fa, passando davanti alla Pasticceria Castelli in via Carlo Cravero, vidi un signore che osservava con grande attenzione la splendida vetrina, piena di ogni sorta di delizia. Spontaneamente, lo invitai a entrare e a gustare quelle meraviglie. Lui mi rispose più o meno così: “Oggi per me è una brutta giornata, vado proprio in pasticceria a rifarmi gli occhi e il palato”. Già, perché il dolce non si ferma allo stomaco, ma arriva dritto al cuore, passando per gli occhi. Nessun dolce può davvero appagare il palato se prima non è stato raccontato. E noi, che attraversiamo mille volte via Carlo Cravero, potevamo forse non raccontare la storia dei dolci della Pasticceria Castelli?
Dal 1969, con i suoi 56 anni di storia, questa pasticceria rappresenta una tradizione di famiglia tutta casellese, dove, come si legge sul loro sito, “i gusti della tradizione e l’innovazione si incontrano”. Abbiamo incontrato Antonella, moglie di Livio, che ha ricevuto il testimone dal padre Vittorio. Inizialmente, nel 1969, il negozio si trovava al civico 28 di via Carlo Cravero, per poi spostarsi nel 1986 di pochi metri al numero 34, dove ancora oggi primeggiano le specialità Castelli.
Accanto ad Antonella e Livio, sono entrati a far parte dell’attività anche Alessandro e Barbara Tomasetto, affiancati dalle giovani Vanessa ed Elisa, che al banco di vendita e in laboratorio stanno apprendendo i segreti dell’arte bianca. Arte che ha portato la Pasticceria Castelli a fregiarsi del titolo di “Maestri del gusto” fin dal 2005.
La tradizione voluta dal fondatore Vittorio e dalla moglie Anastasia, conosciuta da tutti come Stesina, è rimasta intatta: qualità delle materie prime, amore nella produzione e passione nel proporre ogni dolce ai clienti.
La Pasticceria Castelli lavora molto seguendo la stagionalità, creando dolci tipici delle festività per soddisfare sempre le richieste dei clienti. Ma tra le sue particolarità vi è anche la produzione artigianale di confetture di vario tipo, come la crema Gianduia, la crema al pistacchio e una speciale miscela di mirtilli, limone e miele. Ultimamente, anche la pralineria al cioccolato è diventata protagonista, con nuove creazioni firmate dai pasticceri Livio e Alessandro.
Non poteva mancare il fiore all’occhiello: il Pan Gindru, una focaccia dolce farcita con confettura di albicocche, che la Pasticceria Castelli ripropone oggi in chiave moderna, mantenendo il sapore autentico della tradizione. La storia narra che, nella Torino settecentesca, in occasione dell’arrivo del principe Eugenio di Savoia e del suo esercito, un panettiere casellese venne incaricato di creare un dolce in suo onore. Così nacque il Pan Gindru. Questa storia è stata frutto di una ricerca degli indimenticabili Gigi Manina, padre di Antonella, e Domenico Musci, che vollero fortemente recuperare e lasciare a Caselle il suo dolce tipico. Una focaccia che, come ci racconta Antonella, si adatta a tutte le stagioni.
Un’altra peculiarità della pasticceria è la sua vocazione alla collaborazione con le aziende artigianali del territorio. Castelli lavora in sinergia con la Cascina Blu di Ciriè, specializzata in mirtilli biologici, creando dolci e confezioni miste con i loro prodotti. Anche la bottega Artefatto di Caselle, situata a pochi metri di distanza, collabora con Castelli nella realizzazione delle confezioni e nella preparazione di piccoli contenitori per pralineria e decorazioni.
Infine, impossibile dimenticare i “Casellesi al Rum”, un’altra specialità di Castelli, ideata da Vittorio sulla falsariga dei Cuneesi al Rum, ma con un tocco originale, tutto da scoprire.
C’è un vecchio proverbio che dice: “Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi”. A Pasqua, allora, non dimenticare di portare ai tuoi amici un Pan Gindru e, perché no, due Casellesi al Rum: Castelli e Caselle te ne saranno grati.