Potrebbe sembrare una pozione magica proveniente dal Medioevo, periodo in cui le credenze popolari e la superstizione erano molto diffuse. L’alchimia e la magia erano strettamente legate alla medicina, e molti rimedi erano preparati con ingredienti esotici e spesso bizzarri, tra cui appunto lucertole, pipistrelli e serpenti velenosi. Per fortuna, con l’avvento della medicina scientifica e lo sviluppo di farmaci più efficaci, queste credenze sono gradualmente scomparse. Eppure in quelle formulette magiche qualcosa di vero oggi sappiamo che c’era davvero e qui vi elenco alcuni esempi.
Avete presente i nuovi farmaci indicati per il trattamento dell’obesità e del diabete? Uno tra quelli più innovativi (e famosi) è stato isolato dalla saliva di un lucertolone chiamato “mostro di Gila”, uno dei pochi rettili velenosi al mondo, animale solitario e molto lento, che vive nei deserti del Nord America e del Messico. La sua saliva contiene una sostanza potenzialmente pericolosa dalla quale però sono state isolate delle proteine con incredibili potenzialità terapeutiche.
Uno dei peptidi più studiati estratti dalla saliva del mostro di Gila è l’exenatide. Questa proteina imita l’azione di un ormone naturale prodotto dal nostro intestino, il GLP-1 (glucagone-like peptide-1). Il GLP-1, ridotto nei soggetti diabetici, svolge un ruolo fondamentale nella regolazione dei livelli di glucosio nel sangue, stimolando il rilascio di insulina e riducendo la produzione di glucagone. Grazie a tale scoperta sono nati i nuovi farmaci anti diabete come byetta, bydeuron, ozempic, rybelsus, wegovy, saxenda, victoza, e trulicity. Questi farmaci oltre a ridurre la glicemia, consentono di perdere peso e sono protettivi per il sistema cardiovascolare e per i reni, una vera rivoluzione terapeutica.
La scoperta delle proprietà terapeutiche della saliva del mostro di Gila rappresenta un esempio affascinante di come la natura possa ispirare gli scienziati nella ricerca di nuove cure. Il regno animale offre innumerevoli altre soluzioni ai complessi problemi della medicina. Ecco altri esempi.
Il farmaco anticoagulante Apixaban (nome commerciale Eliquis), utilizzato per la fibrillazione atriale ad esempio, deriva dal pipistrello vampiro Desmodus Rotundus: la sua saliva contiene infatti una sostanza anticoagulante, chiamata “draculina” che impedisce al sangue della vittima di coagulare, facilitandone l’assunzione.
Dal veleno della vipera sudamericana Bothrops Jararaca deriva invece il farmaco Captopril, primo ACE-inibitore ad uso clinico, utilizzato per trattare l’ipertensione arteriosa. Questa molecola, presente nel veleno della vipera, inibisce un enzima che aumenta la pressione sanguigna, promuovendo così il rilassamento dei vasi sanguigni e la riduzione della pressione. Oltre al captopril, il veleno della Jararaca contiene altre sostanze con potenziali applicazioni mediche, come anticoagulanti, antinfiammatori e neuroprotettori.
Dalla natura deriva anche il famoso acido acetilsalicilico (aspirina): già gli antichi egizi e greci utilizzavano la corteccia del salice bianco (Salix alba) per alleviare il dolore e la febbre e lo stesso Ippocrate, padre della medicina, descriveva l’utilizzo di una polvere amara estratta dalla corteccia del salice per alleviare il dolore e abbassare la febbre.
Altri esempi di farmaci derivati dalla natura sono: la digitale (nome commerciale Lanoxin), estratta dalla pianta Digitalis purpurea, utilizzata per trattare l’insufficienza cardiaca; la vincristina, estratta dalla pervinca, utilizzato nel trattamento di alcune forme di leucemia e linfomi; il taxolo, estratto dalla corteccia del tasso, utilizzato nel trattamento di diversi tipi di tumore; la morfina, estratta dal papavero da oppio, potente analgesico utilizzato per alleviare dolori molto intensi; l’insulina, prima di essere prodotta in laboratorio mediante ingegneria genetica, veniva estratta dal pancreas di maiali e bovini per il trattamento del diabete. Gli esempi sono infiniti in quanto la natura è un’inestimabile risorsa per la ricerca scientifica e per lo sviluppo di nuovi farmaci. Molti dei medicinali che utilizziamo oggi derivano da sostanze presenti in piante, animali e microrganismi. La biodiversità, ovvero la varietà di vita sulla Terra, rappresenta una vera e propria farmacia naturale, ricca di composti con potenziali proprietà terapeutiche. Proteggere la Natura significa garantire un futuro migliore per noi e per le generazioni a venire. Anche questo è uno degli innumerevoli motivi per i quali è necessario salvaguardare la biodiversità e cogliere in modo sostenibile le potenzialità offerte dalla natura, diffidando ovviamente da maghi e streghe, ma fidandoci dei nostri medici di famiglia.
Lucertole mostri, pipistrelli vampiri e vipere velenose
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