Anche quest’anno, come tradizione voleva e vuole pur in tempo di pandemia, i coltivatori nella ricorrenza della festa di Sant’Antonio, protettore degli animali di campagna, hanno celebrato la funzione nella giornata dedicato al loro sentito, religioso ringraziamento.
Quest’anno per colpa del virus che ci ha colpito si è dovuto rinunciare alla sfilata dei trattori tirati a lucido per l’occasione, che formavano un bellissimo carosello.
Anche se in modo più sobrio si è comunque celebrata la funzione religiosa con la partecipazione del sindaco e altri amministratori comunali. Il labaro della città di Caselle, la bandiera di Sant’Antonio e quella dei coltivatori, hanno reso la funzione comunque partecipata e decisamente più intima.
I giovani agricoltori hanno portato all’offertorio, i doni della terra all’altare in gesto di ringraziamento e sono stati benedetti da Don Claudio.
In chiusura della funzione religiosa si è letta la preghiera dell’agricoltore in segno di sincero grazie.
Giovanni Verderone