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Rientrato con aereo militare il casellese bloccato a Gerusalemme

Mentre era in pellegrinaggio in Terra Santa con un gruppo torinese, era stato colto da malore e ricoverato in ospedale e operato a Gerusalemme. Sabato scorso il rientro in Italia con un volo apposito della nostra Aeronautica Militare e la ricongiunzione con la sua famiglia. Ora è ricoverato al San Giovanni Bosco di Torino in gravi condizioni.

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Ha potuto finalmente essere riabbracciato dai suoi familiari Luciano Tomio, il casellese di 88 anni colto da un grave malore lo scorso 9 ottobre in Israele mentre partecipava con un gruppo di 27 torinesi a un pellegrinaggio in Terra Santa. Ricoverato per emorragia cerebrale all’Ospedale Shaare Zedek di Gerusalemme, lì era stato operato. Per le sue gravi condizioni, l’uomo non aveva potuto usufruire del piano di rimpatri straordinari organizzato dalla Farnesina per il resto del suo gruppo.

Il rientro in patria è potuto ora avvenire, sabato 28 ottobre, grazie a un volo straordinario, da Tel Aviv a Torino Caselle. eseguito su specifica richiesta del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale tramite l’Azienda Sanitaria Zero della Regione Piemonte. Il volo umanitario è stato effettuato da un velivolo Falcon 50 del 31esimo stormo di Ciampino. Dopo l’atterraggio a Caselle dell’aereo, Luciano Tomio è stato trasferito all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino.

Sui social la figlia Paola ha ringraziato con un messaggio i tanti soggetti che sono stati, e continuano ad esserlo, vicini alla famiglia in queste difficili settimane, nonché le tante autorità mobilitate per organizzare prima e attuare dopo la complessa operazione per il rimpatrio del papà.

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