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Un defibrillatore in Sala Cervi

In memoria di Giorgio Aghemo

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All’interno di una partecipata lezione di cardiologia organizzata dall’Unitre e curata dal cardiologo dottor Sala, mercoledì 24 gennaio in Sala Cervi è avvenuta la cerimonia di consegna di un defibrillatore alla città di Caselle. Strumento salvavita che si unisce agli altri già presenti in città, acquistato e dedicato alla memoria del dottor Giorgio Aghemo, già presidente della locale Sezione dell’Unitre. Presenti in sala il sindaco ad accettare il dono e il vicesindaco Giuliana Aghemo e assessori della Giunta. La cerimonia ha vissuto momenti di sincera commozione fra i presenti, specie quando la figlia del dottor Aghemo ha ricordato nel suo breve discorso le parole di amici o semplici conoscenti, che le hanno detto:”Giorgio mi ha salvato la vita”.
Anche chi scrive ne è stato beneficiato e lo aveva riferito insieme alle condoglianze alla famiglia. Giorgio Aghemo era stato il dottore un po’ di tutti i casellesi che dovevano correre per una emergenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Ciriè.
Giuliana, ricordando queste parole, ha pensato di convogliare le tante offerte che amici e soci dell’Unitre hanno versato in memoria del padre verso l’acquisto di un defibrillatore da installarsi in Sala Cervi, rimarcando e sottolineando la grande partecipazione e l’aiuto per la raccolta dei fondi generosamente offerto da Mauro e Maura, Gianni e Laura, Alfredo e Lella, Marzio e Teresa, Irma e Dario e Giacinto e dai soci dell’Unitre.
Anche l’attuale Presidente dell’Unitre Enzo Carlone ha commosso il pubblico chiedendo di proiettare sullo schermo una foto del dottor Aghemo così da poterlo avere idealmente ancora vicino e poterlo ricordare più come un “profeta, senza esagerare, perché le sue affermazioni e le sue proposte si sono tutte avverate”, ha sottolineato il presidente nel suo intervento.
Il Sindaco Marsaglia ha poi ancora tracciato un proprio personale ricordo di Giorgio quale amico, quale collega, “sapendo che bastava una telefonata in qualunque momento per ottenere da lui confronto e conforto”.
La cerimonia si è conclusa con un corale battimano, e con tanti groppi in gola. Caselle, ben riconoscente, ha un punto in più salvavita, segnalato sulle mappe del soccorso “nella speranza che mai venga utilizzato”, come ha concluso Giuliana Aghemo.

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Mauro Giordano
Sono nato a Torino il 23 settembre 1947, dove ho studiato e lavorato in tre aziende del settore servizi fino a tutto il 2005, quando, raggiunta l’età pensionabile ho potuto lasciare tutti i miei incarichi. Risiedo a Caselle dal 1970, anno in cui mi sposai trasferendomi da Torino nella nostra città. Fin dal 1970 ebbi l’onore di conoscere ed apprezzare il fondatore del mensile Cose Nostre, il dottor Silvio Passera, il quale fin dal primo numero mi propose di scrivere notizie relative alla Croce Verde, ente di cui facevo parte come milite a Torino e poi come milite della Sezione di Borgaro, poi divenuta Sezione di Borgaro-Caselle essendo stato il fondatore del sodalizio nel 1975. Una più corposa collaborazione con il giornale è avvenuta negli ultimi tempi e sotto la direzione di Elis Calegari, anche per effetto del maggiore tempo disponibile. Attualmente collaboro - con piacere e simpatia -anche alla stesura di notizie generali, ma sempre con matrice sociale. I miei hobby sono sempre stati permeati da una grande curiosità di tutto ciò che mi circonda: persone, fatti, lavoro, natura, buon umore e solidarietà. Ho avuto modo di conoscere tutta l’Italia, ed è questo il motivo che ora desidero dedicare tempo a “Cose Nostre”.

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