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L’agricoltura non deve pagare per tutti!

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“ L’agricoltura non deve pagare per tutti”.
Con questo slogan, un migliaio di imprenditori agricoli si sono riuniti sotto Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale del Piemonte. Molti dei manifestanti provenivano da Caselle e dal Ciriacese.
Il sit-in, organizzato dalla Coldiretti Piemonte ha visto un’enorme partecipazione. Tra cappellini e bandiere gialle, gli striscioni recitavano: “Le aziende agricole piemontesi sono già soggette a regole e limitazioni”. Altri cartelli riportavano messaggi come: “SOS Stalle” e “Più agricoltura, meno burocrazia”.
Diversi oratori sono intervenuti per esprimere il malcontento della categoria. Tra questi, Giovanni Verderone, imprenditore agricolo di Caselle, che ha aperto il suo intervento sottolineando il carattere pacifico e democratico della manifestazione, organizzata per evidenziare il malessere generale del settore nel rispetto delle esigenze di tutta la popolazione.


Entrando nel merito delle ragioni della protesta, Verderone, insieme ad altri relatori come Bruno Rivarossa, delegato confederale, e Bruno Mecca Cici, presidente della Coldiretti di Torino, ha spiegato come le nuove regole in fase di approvazione – come l’obbligo di copertura delle concimaie o il divieto di bruciare i residui vegetali – rischino di penalizzare ulteriormente il comparto agricolo.
Al termine della manifestazione, una delegazione della Coldiretti ha incontrato gli assessori regionali, avviando un tavolo di lavoro per discutere e affrontare i punti critici sollevati.
Verderone, concludendo il suo discorso, ha espresso preoccupazione per il futuro della propria attività di produttore lattiero, che da quattro generazioni rappresenta un punto di riferimento per la sua famiglia. Ha sottolineato come le attuali difficoltà burocratiche rendano sempre più difficile immaginare di tramandare questa attività ai suoi nipoti, a meno che non vengano introdotte modifiche significative.

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Mauro Giordano
Sono nato a Torino il 23 settembre 1947, dove ho studiato e lavorato in tre aziende del settore servizi fino a tutto il 2005, quando, raggiunta l’età pensionabile ho potuto lasciare tutti i miei incarichi. Risiedo a Caselle dal 1970, anno in cui mi sposai trasferendomi da Torino nella nostra città. Fin dal 1970 ebbi l’onore di conoscere ed apprezzare il fondatore del mensile Cose Nostre, il dottor Silvio Passera, il quale fin dal primo numero mi propose di scrivere notizie relative alla Croce Verde, ente di cui facevo parte come milite a Torino e poi come milite della Sezione di Borgaro, poi divenuta Sezione di Borgaro-Caselle essendo stato il fondatore del sodalizio nel 1975. Una più corposa collaborazione con il giornale è avvenuta negli ultimi tempi e sotto la direzione di Elis Calegari, anche per effetto del maggiore tempo disponibile. Attualmente collaboro - con piacere e simpatia -anche alla stesura di notizie generali, ma sempre con matrice sociale. I miei hobby sono sempre stati permeati da una grande curiosità di tutto ciò che mi circonda: persone, fatti, lavoro, natura, buon umore e solidarietà. Ho avuto modo di conoscere tutta l’Italia, ed è questo il motivo che ora desidero dedicare tempo a “Cose Nostre”.

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