Home NEWS ATTUALITA' “ Nati per leggere”, il potere magico della parola che fa crescere

“ Nati per leggere”, il potere magico della parola che fa crescere

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Nati per leggere è un programma nazionale di promozione della lettura rivolto alle famiglie con bambini in età prescolare, promosso dall’Associazione Culturale Pediatri, dall’Associazione Italiana Biblioteche e dal Centro per la Salute del Bambino onlus. Il programma è attivo su tutto il territorio nazionale con circa 800 progetti locali che coinvolgono più di 2000 comuni italiani. I progetti locali sono promossi da bibliotecari, pediatri, educatori, enti pubblici, associazioni culturali e di volontariato.
Dal 1999, Nati per leggere ha l’obiettivo di promuovere la lettura in famiglia sin dalla nascita, perché leggere con una certa continuità ai bambini ha una positiva influenza sul loro sviluppo intellettivo, linguistico, emotivo e relazionale. La Biblioteca Civica di Caselle “Jella Lepman”, da sabato 29 marzo e per tre sabati consecutivi, ha organizzato l’area Mamma & Bebè Nati per leggere, appositamente pensata per i più piccoli. Qui è possibile trovare un vasto assortimento di libri utili per mettere in pratica, sin dai primi mesi di vita, in biblioteca e poi a casa, la buona abitudine della lettura a voce alta da parte dei genitori ai propri figli.
La voce di un genitore che legge crea un legame solido e sicuro con il bambino che ascolta. Attraverso le parole dei libri, la relazione si intensifica: entrano in contatto e in sintonia grazie al filo invisibile delle storie e alla magia della voce. È questo il cuore di Nati per leggere: fornire ai genitori gli strumenti per consolidare un legame indissolubile con il proprio bambino.
La scrittrice Rita Valentino Merletti, nel suo libro “Leggimi forte”, scrive: “La voce umana ha un potere grande e segreto, che assordati da molti apparecchi rischiamo di dimenticare. Prima del senso c’è il suono, prima delle parole c’è la voce. Quella voce ha potere sulle cose: le chiama all’umanità, le rende umane. Parliamo agli animali, che non conoscono parole, parliamo a una lapide, a una pianta, a uno specchio; a una persona in coma perché ricordi la vita umana, e vi ritorni. E a un neonato perché si fidi e vi entri. La voce echeggia come un canto di balena in quell’oceano sconfinato e incomprensibile che è una nuova vita, per dire tre sole verità: io sono qui, tu sei qui, il mondo è qui. I mesi e gli anni passeranno, quella voce prenderà forma di parole, perline di senso infilate in collane via via più fiorite: mangia, dormi, ridi, cresci, come stai?”
Il ricordo di un genitore che ci ha regalato una storia quando eravamo bambini è diverso da tutti gli altri. È più forte e persistente perché porta con sé la certezza di essere stati amati. Leggi ogni giorno una storia al tuo bambino. Digli così quanto bene gli vuoi, fagli un regalo che dura per sempre.

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